Tiramisù: la ricetta originale

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Prosegue la nostra ricerca delle ricette originali dei piatti più amati dagli italiani e questa volta tocca al tiramisù. Il mitico dolce al cucchiaio è conteso da diverse regioni dell’Italia settentrionale ma noi di Menuetto abbiamo vagliato diverse fonti istituzionali al fine di stilare la ricetta del tiramisù originale.

Ecco l’elenco delle nostre fonti: Accademia Italiana di Cucina, Il Cucchiaio d’Argento, Le ricette di Osteria d’Italia – Slow Food, Il Talismano della Felicità, Il Libro completo della Cucina italiana (Giunti Demetra).

Cominciamo con risolvere alcuni dubbi: savoiardi, biscotti o pan di spagna?
Le nostre fonti sono concordi sull’utilizzo dei savoiardi. Soltanto Il Libro completo della Cucina italiana (Giunti Demetra) propone in alternativa il pan di spagna (raddoppiandone il quantitativo necessario). I biscotti invece sono banditi.

Zucchero semolato o a velo?
L’Accademia Italiana della Cucina, Le ricette di Osteria d’Italia – Slow food e Il Talismano della Felicità optano per lo zucchero semolato risultando quindi in maggioranza.

Passiamo poi a elencare le aggiunte oltre ai classici ingredienti:
Il Talismano della Felicità infatti prevede l’utilizzo di chicchi di caffè mentre sia Le ricette di Osteria d’Italia – Slow food che l’Accademia Italiana di Cucina aggiungono un bicchierino di liquore al composto.

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Ricapitolando, ecco la ricetta originale del Tiramisù (per 6 persone)

Ingredienti

350 gr di mascarpone
275 gr di savoiardi
100 gr di zucchero semolato
3 uova
3 tazze di caffè ristretto
Cacao amaro

Preparazione

Preparare tre tazze di caffè col la classica moka e lasciare raffreddare. In una ciotola, sbattere i tuorli delle uova con metà dello zucchero e di seguito incorporare il mascarpone. In una scodella a parte, montare gli albumi a neve con l’altra metà dello zucchero, aggiungere e mescolare delicatamente al composto della ciotola.

Bagnare i savoiardi nel caffè e adagiarli sul fondo di uno stampo. Versare un po’ di crema al mascarpone e distribuite un altro strato di savoiardi bagnati e crema.
Spolverizzare con il cacao amaro e riporre in frigorifero.

E cosa possiamo ascoltare per accompagnare musicalmente il tiramisù? Trovato: Happy di Pharrell Williams!
Il tormentone dei tormentoni ha nel suo DNA l’ottimismo e  la forza di tirar su ogni persona, in particolar modo guardando il videoclip: semplice ma d’effetto.


Bibliografia
Accademia Italiana della Cucina
Il Cucchiaio d’Argento
Le ricette di Osteria d’Italia – Slow Food
Il Talismano della Felicità
Il Libro completo della Cucina italiana (Giunti Demetra)

 

Ci sono degli insetti nel mio piatto… che bontà!

insetti in purezza

Oggi il ristorante propone: spiedino di cavallette, larve fritte e biscotti con grilli e cioccolata. Uno strano menù quello creato da “La Scienza in Piazza”, non un ristorante ma la manifestazione bolognese per la diffusione della cultura scientifica, realizzata dalla Fondazione Marino Golinelli e quest’anno dedicata al cibo.
Siamo andati a visitare il laboratorio sugli insetti (prenotazioni fino al 13 aprile), per apprendere dalla preparatissima entomologa presente che la nostra repulsione per gli insetti in cucina è del tutto ingiustificata: “Pensate ai gamberetti, loro si nutrono di cadaveri” ci racconta “mentre le cavallette solo di erba. Perché quindi non mangiare gli insetti?”.
Pertanto abbiamo superato i tentennamenti e con un po’ di coraggio abbiamo assaggiato dei biscotti alle camole del miele, larve divoratrici di alveari: dolcissimi e gustosi.

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A tavola con la ragazza con l’orecchino di perla

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La ragazza con l’orecchino di perla dell’olandese Johannes Vermeer è uno dei tre quadri più conosciuti al mondo insieme alla Gioconda e all’Urlo. Fino al 25 maggio sarà possibile ammirare l’opera a Bologna presso Palazzo Fava.
Anche noi di Menuetto abbiamo avuto modo di vedere il dipinto e, sarà che nella città emiliana l’immagine della celebre ragazza è affissa ed esposta ovunque, dal “vivo” ci ha lasciato abbastanza indifferenti.

Tuttavia, la grande ruota del marketing che gira attorno all’evento è impressionante e vi segnaliamo in particolare gli aspetti gastronomici. Al Ristorante I Carracci, adiacente alla mostra, il menù è tutto olandese: un misto di aringhe, salmoni, ostriche e formaggi fiamminghi  vi porteranno gustosamente nei Paesi Bassi. Presso il Caffè Majestic invece è possibile trascorrere il dopocena ordinando il “Blue Cocktail limited edition”, il cui nome è ispirato dal colore blu oltremare, pigmento costosissimo perché ottenuto dai lapislazzuli e molto apprezzato dal celebre artista.
Il Museo della Storia di Bologna (Palazzo Pepoli), ispirandosi questa volta alla Lattaia di Vermeer, propone tutti i pomeriggi la merenda in puro olanda-style con la collaborazione di Colazione da Bianca al costo di 10 euro a persona. La domenica invece, nella stessa location è possibile assaporare il brunch musicale con le specialità dei paesi del mondo che ospitano le opere di Vermeer artista mentre il giovedì (dalle 19.30 alle 22.00) si omaggia un’altra “ragazza” del pittore, quella “con il bicchiere di vino” con un aperitivo a 12 euro.

Per prenotare la visita alla mostra il sito è il seguente https://biglietto.lineadombra.it/

 

Tecnologia al tavolo da pranzo

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Un recente articolo pubblicato da Flavour Journal dimostra che la tecnologia si sta facendo sempre più spazio e, se ormai è necessaria tra i fornelli, pian piano si sta “accomodando” a tavola mimetizzandosi in piatti, posate, bicchieri e musiche di sottofondo.

La tecnologia può modificare (si spera in meglio) le nostre esperienze culinarie? Può essere usata per aumentare l’intrattenimento dei commensali o per fornire dei preziosi accorgimenti a chi desidera mangiare in maniera sano, ciò nonostante dobbiamo ritenerla come un ulteriore ingrediente da “dosare” oculatamente.

Leggi il nuovo articolo pubblicato su L’Huffington Post

Menù del caldo freddo

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Ma che freddo fa? La neve, il vento, la pioggia e tutti a casa con i termosifoni che tentano di riprodurre il clima caraibico. Ma che caldo fa? Forse converrebbe abbassare la temperatura, rimboccarsi le maniche e cucinare. Siamo sicuri che riuscirete a trovare la temperatura perfetta con il nostro menù del caldo freddo


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10 piatti tipici di Barcellona

Barcellona

Barcellona gode di una posizione privilegiata, gastronomicamente parlando. Riesce infatti a mescolare mar y muntanya combinando gusti diametralmente opposti in maniera semplice e genuina. Tra l’altro, la Fondazione Institut Català de la Cuina (FICC) si sta adoperando per ottenere il riconoscimento della cucina catalana come Patrimonio Unesco 2014.

Gustando queste portate riuscirete ad apprezzare ancor di più questa caleidoscopica città perché, come diceva il celebre scrittore catalano Josep Pla: “La cucina di un paese è il suo paesaggio messo nel piatto”.
Ecco i 10 piatti che dovete assolutamente provare a Barcellona.

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Menù per i fuori di zucca

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Halloween è passato da un pezzo, anzi ormai è Natale, ma c’è ancora quella zucca sul tavolo che ti guarda con aria di sfida. Hai mille idee su come usarla ma il solo pensiero di pulirla ti sembra un incubo. Niente paura, ecco un pratico suggerimento: aprila in due parti, togli i semi senza buttarli, cuocila qualche minuto in microonde (posandola dal lato tagliato su un piatto) e magicamente la buccia della tua zucca diventerà morbida e facilmente eliminabile col coltello. E poi?

Ecco un menù da preparare facilmente e senza andare… fuori di zucca.

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