Nove giorni per celebrare Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana.
E’ la 21/a edizione della Festa Artusiana, dal 24 giugno al 2 luglio a Forlimpopoli, cittadina natale del grande gastronomo: 150 appuntamenti tra laboratori e degustazioni, una ventina di incontri sulla cultura del cibo, mostre sul tema, una sessantina di ristoranti allestiti per l’occasione nel centro storico con 2.800 posti a sedere e le cucine del mondo, come Villeneuve Loubet e Pays Beaujolais dalla Francia, ma anche altre da Austria e Croazia.
Punto di forza dell’iniziativa è l’incontro tra la parte gastronomica e la riflessione sullo stato della cucina italiana.
Sabato 24 è in programma un convegno sul tema ‘Apocalittici e integrati in cucina’, con i principali esponenti della cultura del cibo nazionale, come gli storici Alberto Capatti, Massimo Montanari, Elide Casali e gli scrittori Piero Meldini e Giuseppe Lo Russo, che affronteranno l’argomento dei cuochi ‘star mediatiche’. Sullo sfondo, il ventennale della morte dello studioso Pietro Camporesi, secondo il quale il libro di Artusi “ha fatto per l’unificazione nazionale più di quanto non siano riusciti a fare i Promessi sposi”.
E ancora, spazio agli ‘App-eritivi a Casa Artusi’ insieme alla scrittrice inglese Kathryn Hughes, Alan Friedman, Alberto Capatti e all’associazione nazionale Case della memoria. La consegna dei premi Marietta ad honorem a Patrizio Roversi e Giuliana Saragoni sono previsti per domenica 25 giugno, mentre non mancheranno gli spettacoli con Artusi Jazz, e un cartellone di 60 appuntamenti tra arte, musica di strada e teatral-gastronomia. “La Festa Artusiana è un’esperienza di conoscenza: cibo per il corpo e per la mente. Qua ci sono le fondamenta della cucina italiana”, ha detto il sindaco di Forlimpopoli, Mauro Grandini.
Fonte ANSA