I forni a microonde sono apparecchi di piccole dimensioni in cui un dispositivo, chiamato magnetron, genera un campo elettromagnetico (radiazioni a microonde). L’oscillazione del campo elettromagnetico è capace di trasmettersi alle molecole dei cibi, principalmente in quelle che contengono acqua, ma anche in quelle contenenti lipidi, proteine e zuccheri. L’oscillazione delle molecole si traduce in calore e dà luogo alla cottura dei cibi. Le onde elettromagnetiche sono opportunamente direzionate per garantire una diffusione uniforme. I forni a microonde si prestano sia a tecniche di cottura di base, sia a tecniche sofisticate, ma soprattutto sono ideali per rigenerare e riscaldare le pietanze o per decongelare i surgelati. Per ogni operazione è consigliabile usare recipienti adatti alla penetrazione delle microonde, privilegiando materiali plasticr, ceramici e vetrosi (il pirex è stato concepito proprio per questo tipo di macchine). Sono invece sconsigliati i materiali metallici.
La particolarità di questo genere di cottura, meglio definibile come riscaldamento è che i recipienti di cottura si scaldano solo per induzione, a causa della vicinanza con
il cibo colpito dalle microonde. Un grande svantaggio è rappresentato dal fatto che è impossibile effettuare una rosolatura. Per ovviare a questo inconveniente, i nuovi forni hanno un grill (resistenze elettn‘che) posto sul cielo (microonde combinati).