Menù da Tiffany

Il menù da Tiffany propone delle ricette chic come la diva di Colazione da Tiffany. Il riferimento non è un caso perché le ricette ci sono state inviate proprio dalla foodblogger Francesca Maria Battilana, curatrice del raffinato blog Breakfast at Tiffany’s. Buona colazione… ops cena!    

Menù dei silenzi per cena

Il menù dei silenzi per cena è ispirato dall’ormai famosa canzone di Malika Ayane “Adesso e qui (nostalgico presente)” che tutti abbiamo ribattezzato, per l’appunto… Silenzi per cena. Il testo, molto particolare a nostro giudizio, invita a godersi il momento senza timore del futuro. E se il futuro ci riservasse una vita fatte di cene mute? Prima di tutto ricordate che anche una pellicola muta può trasmettere emozioni e, secondo, che voi siete i protagonisti del vostro film. Per cui, eccovi delle ricette per una cena che non ha bisogno di essere sottolineata da parole, con una colonna sonora tutta [...]

Menù speziato

Le spezie sono quegli aromi che in un istante vi regalano un biglietto di sola andata per l’oriente riuscendo allo stesso tempo a farvi varcare i confini del tempo e a spedirvi nel passato. Esse erano utilizzate già dagli antichi Egizi quasi 5000 anni fa e sono sicuramente la caratteristica principale che contraddistingue il territorio indiano. Ecco menù speziato che vi conquisterà con i suoi aromi caldi ed equilibratamente pungenti facendovi scoprire particolari miscele come il Garam- Masala indo-pakistano, un insieme di spezie tostate molto gustoso.

 

Menù per i fuori di zucca

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Halloween è passato da un pezzo, anzi ormai è Natale, ma c’è ancora quella zucca sul tavolo che ti guarda con aria di sfida. Hai mille idee su come usarla ma il solo pensiero di pulirla ti sembra un incubo. Niente paura, ecco un pratico suggerimento: aprila in due parti, togli i semi senza buttarli, cuocila qualche minuto in microonde (posandola dal lato tagliato su un piatto) e magicamente la buccia della tua zucca diventerà morbida e facilmente eliminabile col coltello. E poi?

Ecco un menù da preparare facilmente e senza andare… fuori di zucca.

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Menù dei cartoni anni 80

Cartoni animati anni 80

Gli ex-bambini cresciuti negli anni 80 sostengono che siano i più bei cartoni di sempre e forse è vero. Ma noi di Menuetto non ci siamo lasciati trasportare dall’effetto nostalgia e abbiamo “faticosamente” studiato centinaia di cartoni animati alla ricerca delle ricette e dei piatti che si nascondono tra i vari episodi. Ed ecco a voi il Menù dei cartoni anni 80 che vi farà apprezzare col gusto quei tanti pomeriggi passati davanti alla TV.

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A Bologna si celebra la mortadella: è qui la fetta?

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Bologna si colora di rosa, prende il via infatti MortadellaBò,  la quattro giorni d’eccellenza promossa dal Consorzio Mortadella con imperdibili appuntamenti  all’insegna di cultura, degustazioni e divertimento che permetteranno a famiglie,  turisti e curiosi di fruire di un ricco calendario di iniziative  alla scoperta dello storico prodotto.

Fulcro della manifestazione saranno i due grandi  Poli Didattici ubicati in Piazza Maggiore, che offriranno al pubblico la possibilità di partecipare gratuitamente a numerosi appuntamenti tra cultura e laboratori condotti da esperti chef.
A proposito, sapete che nel 1242 a pochi passi dalla manifestazione veniva fondata la Compagnia dei Salaroli per riunire in un unico nucleo tutte le professioni che avevano nel sale e nelle sue proprietà di conservazione il proprio elemento essenziale. Nel 1294 le botteghe erano 281 e la mortadella bolognese era già il salume simbolo essenziale della città, conosciuta in Europa ed esportata fuori dal paese grazie a numerosi forestieri in visita. A vigilare su questo patrimonio gastronomico, proprio l’antica Corporazione dei Salaroli, smantellata con l’arrivo di Napoleone. Ricostituitasi nel 1876 sotto il nome di Mutua Salsamentari, oggi è un’associazione che porta avanti le finalità e gli scopi dei padri fondatori cercando di dare maggiore visibilità attraverso eventi e feste come questa.

Cosa prevede il menù della manifestazione? Oltre al classico panino con la mortadella (€ 2.50) potrete provare anche tigelle (€ 2.50), fritti (€ 4), hamburger (€ 5) spiedoni (€ 3) o taglieri (€ 10) tutti ovviamente a base del famoso salume bolognese. Citazione finale per un’originale portata: il sushi di mortadella e pistacchi venduta a 3.50 euro (4 pezzi).

 

 

 

 

 

Appuntamento nel centro di Bologna da oggi al 13 ottobre. Info www.mortadellabo.it

Bucatini alla amatriciana: la ricetta originale

Pasta all'amatriciana

Cercando amatriciana in internet, Google prontamente ci fornisce migliaia di ricette ma, troppi risultati, non chiariscono un dubbio. Qual è la ricetta originale?
Dopo la pasta alla carbonara, noi di Menuetto abbiamo nuovamente studiato svariate fonti riuscendo anche questa volta a trovare la combinazione di ingredienti per creare l’amatriciana perfetta: basata su fonti istituzionali e di seguito testata e approvata.

Ecco l’elenco delle nostre fonti: Il Gambero rosso, Accademia Italiana di Cucina, Il Grande ricettario di Gualtiero Marchesi, Il Cucchiaio d’Argento, Il Talismano della Felicità, Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food. E inoltre, alcuni degli chef che si sono cimentati nella creazione del tipico piatto italiano: Gianfranco Vissani, Carlo Cracco e Alessandro Circiello.

Siamo così partiti dall’inizio: bucatini o altro formato di pasta?
Tutte le nostre fonti prediligono i bucatini ad eccezione di Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food che utilizza gli spaghetti.

Pomodori pelati o freschi?
Senza dubbio pomodori freschi anche se Il Gambero Rosso e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food consentono l’alternativa (supportata anche dallo chef Circiello).

Guanciale  o pancetta?
Netta predominanza del guanciale. Solo l’Accademia Italiana di Cucina propone in opzione l’utilizzo della pancetta.

Cipolla si o no?
Fa parte degli ingredienti de Il Cucchiaio d’Argento e Il Talismano della Felicità ma le altre fonti la escludono. Tuttavia anche Circiello e Cracco (che propone anche il cipollotto) sono dei sostenitori del soffritto.

Olio, burro o strutto?
L’olio è usato in Il Gambero Rosso, Il Grande ricettario di Gualtiero Marchesi, Il Cucchiaio d’Argento e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food.
Il Talismano della Felicità preferisce usare lo strutto mentre il burro è usato in alternativa solo dallo chef Carlo Cracco.

Pepe?
Abbiamo una parità di fonti istituzionali per cui ci vengono in soccorso i nostri chef indicandoci (Vissani e Circiello) che, purché macinato, è possibile inserirlo tra gli ingredienti.

Vino bianco?
Soltanto Il Gambero Rosso e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food sfumano il guanciale con un po’ di vino bianco secco.

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Quanto conta il colore del piatto?

Piatti e colori

Le trattorie dovranno arrendersi e aggiungere al classico servizio di piatti bianchi di ceramica altrettanti colori quanti sono quelli contenuti nelle portate del proprio menù. Il trend dei ristoranti, ad oggi, è quello di dare sempre più importanza alla presentazione e un fattore decisivo è il colore dei piatti.
Studi recenti hanno dimostrato infatti che alimenti identici serviti in piatti (o contenitori) di diversi colori sono spesso percepiti in modo differente.
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Menù del sapore di mare

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A 30 anni da “Sapore di mare” (1 e 2) i Vanzina hanno deciso di girare un nuovo capitolo della serie: ”Sapore di te”. Questa volta le vicende comico-amorose andranno a invadere i coloratissimi anni ottanta tra paninari, truzzi e matusa, ovvero i genitori nostalgici degli anni ’60. Il film uscirà nelle sale agli inizi del 2014 ma siamo sicuri che non potrà mai superare delle massime come: “Pizza fredda e birra calda. Tutto il contrario, come nella vita”.
E a tal proposito, ecco il nostro menù, senza pizza e birra ma con i veri sapori di mare.

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Il gusto delle posate: come il sapore del cibo sia influenzato da peso, dimensione, forma e colore delle posate utilizzate per mangiare

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Come il galateo insegna, le posate vanno posizionate in tavola sulla base del menù proposto: si dispongono all’esterno le prime da utilizzare per proseguire con le altre durante l’intero pasto. Ma quanto sono importanti cucchiai, coltelli e forchette nella percezione del gusto e del sapore del cibo?

Nello studio di Vanessa Harrar e Charles Spence dell’Università di Oxford (pubblicato il 26 giugno su Flavour), attraverso alcuni esperimenti, si è verificato se il cibo possa presentare un sapore diverso quando le proprietà visive e tattili delle posate di plastica vengono modificate. Variando in maniera indipendente il peso, le dimensioni, la forma e il colore delle posate si è valutato l’impatto dei cambiamenti di tali proprietà sensoriali sul giudizio dei partecipanti alla ricerca. La scala di valutazione era costituita da dolcezza, sapore salato, percezione del valore ricevuto e complessivo gradimento del cibo assaporato.

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