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Le scoperte in cucina

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Molti degli oggetti che adoperiamo quotidianamente in cucina sono più antichi di quanto si pensi. Ecco un piccolo elenco dell’evoluzione dell’attrezzatura in cucina:

1320 In Europa si utilizzano le prime pentole

1680 il francese Denis Papin inventa la pentola a pressione

1837 Denis Sharp crea la cucina a gas

1865 Louis Pasteur realizza il processo di pastorizzazione

1913 a Chicago viene venduto il primo frigo domestico

1915 Clarence Birdseye inventa la surgelazione

1916 Helbert Johnstone crea il frullatore

1945 Percy Spencer inventa il forno a microonde

1954 Marc Grégoire scopre per caso il rivestimento in teflon per le pentole

1960 in America si comincia a cucinare sottovuoto

1990 viene inventata la piastra a induzione

Terracotta: il ritorno della tradizione

terracotta

La terracotta sta riconquistando il fascino perduto nel tempo: probabilmente perché questo materiale ci ricorda la cucina della nonna fatta di cotture lente che inebriavano tutta la casa.

Prima di utilizzare per la prima volta una pentola in terracotta occorre lasciarla in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore. Se possibile,  ripetere l’operazione di immersione per pochi minuti prima di rimettere la pentola sul fuoco in modo da reidratare il materiale ed evitare che si spacchi.

La terracotta ha una bassa conducibilità termica, viene usata quasi esclusivamente per la cottura di preparazioni tipiche regionali e trova impiego nella produzione di vassoi, pirofile e vasellame vario.

Preziosi compagni: argento e oro

argento

Argento e oro sono materiali molto costosi e sono utilizzati in cucina soprattutto come rivestimento per pentole, recipienti, posate.

L’argento, è impiegato per pirofile, vassoi, salsiere e per le classiche posate. Apporta una strabiliante lucentezza al servizio ed è un ottimo conduttore. Purtroppo ha una manutenzione un po’ ostica perché, reagendo allo zolfo, a contatto con cibi ricchi di questa sostanza, si macchia e si scurisce facilmente. Va trattato quindi molto frequentemente con prodotti specifici.

L’oro è utilizzato perlopiù come rivestimento di pentole in rame e possiede una conducibilità termica impareggiabile.

 

 

 

 

 

Rame: un prezioso alleato

rame

Il rame è il materiale con il più alto grado di conducibilità termica ma, negli anni, il suo elevato costo ha fatto si che venisse soppiantato da altri materiali. L’interno di una pentola di rame viene solitamente rivestito in stagno o acciaio perché l’ossido di rame è tossico.

Resistente agli urti e di lunga durata, possiede un grande fascino e un appeal da “cucina tradizionale” che permette di valorizzare appieno le pietanze.

Alluminio: pratico ma delicato

alluminio

L’alluminio è un materiale utilizzato prevalentemente per le pentole. Maggiore è lo spessore e maggiore sarà la qualità: si va dai 3 ai 5 mm. È uno dei migliori conduttori di calore, è leggero, pratico e igienico. Tuttavia tende a trasferire il colore ai cibi chiari e non è idoneo a contenere alimenti liquidi, acidi o salati. Inoltre non resiste ai graffi e si deforma facilmente.

Ultimamente si è fatto strada l’alluminio rivestito di materiale antiaderente. Ne sono un esempio le teglie da forno. L’alluminio antiaderente ha il vantaggio di farci risparmiare l’uso di grassi in cottura e farci cucinare in maniera più dietetica. Di contro, se graffiato (e succede molto spesso) può rilasciare sostanze tossiche.

L’ossidazione dell’alluminio crea una patina sulle pentole: è uno strato che non deve essere rimosso perché è protettivo e non altera i cibi.

Acciaio inox. È un buon materiale in cucina?

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Inauguriamo una nuova di Menuetto dedicata alle note e agli strumenti in cucina: informazioni e nozioni davanti ai fornelli.

Cominciamo con uno dei materiali più utilizzati in cucina: l’acciao inox. Basti penare agli impianti di cottura, le pentole, la coltelleria e gli utensili. L’acciaio è una lega di ferro, carbonio, nichel e cromo. L’acciaio cosiddetto 18/10 è formati dal 18% di nichel e 10% di cromo.

Questo materiale presenta un’ottima resistenza a urti e acidi, non altera i cibi e dura a lungo. Tuttavia ha una bassa conducibilità termica e, a fuoco alto, i cibi tendono ad attaccarsi sul fondo.

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