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Bastianich, “Il mio album rock, colpa di nonna Erminia”

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Imprenditore della ristorazione, produttore di vino, intenditore del cibo, ex giudice di MasterChef. Da ora, però, a tutte le definizioni possibili di Joe Bastianich ne va aggiunta un’altra: cantautore. L’italoamericano, infatti, lancerà sul mercato discografico il prossimo 20 settembre l’album ‘Aka Joe’. Un disco rock-blues, con variazioni funky e country. La passione di Bastianich per la musica è cosa nota, considerando anche la sua partecipazione a programmi tv come ‘On the road’ e ‘Jack on tour’ e lo spettacolo teatrale ‘Vino Veritas’, ma questa volta la faccenda si fa seria. “Sono emozionato, mi fa impressione già solo il fatto di essere entrato in questo ambiente”, confessa Joe, svestendo per una volta i panni del sarcastico e pungente giudice e indossando quelli del musicista al debutto. Un debutto importante, fra l’altro, visto che, come racconta lui stesso, racchiude brani creati nell’arco di dieci anni: “Ogni pezzo ha dentro di sè uno spazio temporale. Racconta il punto di vista personale di un ragazzo cresciuto da italoamericani emigrati a New York, che vuole scappare dalla sua vita grazie al rock & roll. Contiene anche commenti sociali, parla di violenza sui bambini, di armi… è un viaggio nel tempo”.

Proprio la sua voglia di rivalsa è ciò che emerge con più forza dal lavoro discografico. “Qua in Italia – spiega – negli ultimi dieci anni ho vissuto principalmente nel mondo mediatico. Le narrazioni nel disco risalgono invece a un altro periodo. Sono le vicende di un giovane italoamericano: mi sentivo un ragazzo di seconda classe, gli altri erano meglio di noi e queste sono cose non vanno via. Ero povero e non volevo esserlo, ero figlio di migranti e volevo essere americano”. La storia della sua famiglia, però, è ciò che lo ha spinto a diventare l’uomo che è oggi. Soprattutto la nonna Erminia, figura forte nella sua vita: “Mi ha sempre detto: ‘Giuseppino, tu puoi fare quel che vuoi nella vita’. E io ci ho creduto. Forse è stato un danno – scherza -, è sua responsabilità in qualche modo l’uscita di questo album”.

Quello che ci si trova di fronte è un Bastianich più “vulnerabile” (come si definisce lui) rispetto al personaggio poco affabile a cui siamo abituati, ‘brandizzato’ dalla tv: “Nella musica ci sono i racconti di Joe, senza filtri. E’ più sensibile, personale e vero”. In televisione, però, ci tornerà presto. E questa volta nello scomodo ruolo del ‘giudicato’. L’imprenditore-cantautore sarà infatti uno dei concorrenti di ‘Amici Celebrities’: “Sono terrorizzato, mi troverò dall’altra parte del palco e mi metterò in gioco. Ma era un’opportunità per avere un pubblico ampio ad ascoltare i miei brani. Non so cosa aspettarmi, ma spero di vincere. Cercherò di fare alcune delle canzoni del mio album e di interpretare le cover in maniera personale”. E quindi, con la cucina capitolo chiuso? “Questo non lo so… L’idea è quella – ride – ma devo anche pagare l’affitto”.

(Fonte La presse)

Bucatini alla amatriciana: la ricetta originale

Pasta all'amatriciana

Cercando amatriciana in internet, Google prontamente ci fornisce migliaia di ricette ma, troppi risultati, non chiariscono un dubbio. Qual è la ricetta originale?
Dopo la pasta alla carbonara, noi di Menuetto abbiamo nuovamente studiato svariate fonti riuscendo anche questa volta a trovare la combinazione di ingredienti per creare l’amatriciana perfetta: basata su fonti istituzionali e di seguito testata e approvata.

Ecco l’elenco delle nostre fonti: Il Gambero rosso, Accademia Italiana di Cucina, Il Grande ricettario di Gualtiero Marchesi, Il Cucchiaio d’Argento, Il Talismano della Felicità, Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food. E inoltre, alcuni degli chef che si sono cimentati nella creazione del tipico piatto italiano: Gianfranco Vissani, Carlo Cracco e Alessandro Circiello.

Siamo così partiti dall’inizio: bucatini o altro formato di pasta?
Tutte le nostre fonti prediligono i bucatini ad eccezione di Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food che utilizza gli spaghetti.

Pomodori pelati o freschi?
Senza dubbio pomodori freschi anche se Il Gambero Rosso e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food consentono l’alternativa (supportata anche dallo chef Circiello).

Guanciale  o pancetta?
Netta predominanza del guanciale. Solo l’Accademia Italiana di Cucina propone in opzione l’utilizzo della pancetta.

Cipolla si o no?
Fa parte degli ingredienti de Il Cucchiaio d’Argento e Il Talismano della Felicità ma le altre fonti la escludono. Tuttavia anche Circiello e Cracco (che propone anche il cipollotto) sono dei sostenitori del soffritto.

Olio, burro o strutto?
L’olio è usato in Il Gambero Rosso, Il Grande ricettario di Gualtiero Marchesi, Il Cucchiaio d’Argento e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food.
Il Talismano della Felicità preferisce usare lo strutto mentre il burro è usato in alternativa solo dallo chef Carlo Cracco.

Pepe?
Abbiamo una parità di fonti istituzionali per cui ci vengono in soccorso i nostri chef indicandoci (Vissani e Circiello) che, purché macinato, è possibile inserirlo tra gli ingredienti.

Vino bianco?
Soltanto Il Gambero Rosso e Le ricette d’Osteria d’Italia – Slow Food sfumano il guanciale con un po’ di vino bianco secco.

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